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SISTRI: obbligatorio per produttori, trasportatori e gestori di rifiuti pericolosi.

Il 6, 13 e 20 settembre, a Milano alcuni corsi di formazione operativi illustreranno tutte le novità che sono state introdotte dalle norme che hanno più volte modificato il sistema telematico per la tracciabilità dei
rifiuti e spiegherà come deve essere utilizzato il SISTRI nelle situazioni concrete nelle quali le imprese e gli enti si trovano ad operare.

L'impiego del sistema per la tracciabilità dei rifiuti - per le imprese e gli enti con più di dieci dipendenti che producono rifiuti pericolosi e per tutti i trasportatori, gli intermediari e i gestori di impianti che recuperano o smaltiscono questo tipo di rifiuti - diverrà obbligatorio e inderogabile dal 1 ottobre 2013, sostituendo l'emissione dei formulari e la tenuta dei registri di carico e scarico. In proposito si ricorda che la produzione anche del tutto occasionale di qualsiasi quantità di rifiuti pericolosi (computer portatili, lampade al neon o a ridotto consumo energetico, oli minerali, solo per citare alcuni dei possibili esempi) comporta necessariamente l'iscrizione al SISTRI dell'unità locale, l'acquisizione dei dispositivi USB per la sottoscrizione digitale e l'uso del sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti.

Gli altri soggetti obbligati, nel caso in cui il Governo non decida di limitare l'utilizzo del SISTRI unicamente ai produttori e ai gestori di rifiuti pericolosi, dovranno impiegare il sistema dal 3 marzo 2014.

Il seminario analizzerà come aggiornare le posizioni SISTRI (nuove unità locali, diversi delegati, acquisizione di black box, ecc.) entro il 30 settembre 2013 e come procedere nei casi in cui uno dei soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti non sia tenuto a utilizzare il sistema o non sia temporaneamente in grado di impiegarlo.
Il modulo formativo affronterà nel dettaglio tutte le procedure SISTRI (rifiuti da manutenzione, rifiuti pericolosi prodotti nei cantieri temporanei, rifiuti delle attività sanitarie, microraccolta, ecc.), individuando anche le criticità riscontrate in fase di sperimentazione e le modifiche da introdurre per rendere il sistema telematico più facilmente utilizzabile dalle imprese e dagli enti sottoposti all'obbligo.

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