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Rumori e emissioni ambientali nel porto di Livorno


10 agosto 2017 - Una campagna di rilevamenti a 360 gradi per valutare le emissioni delle navi commerciali e passeggeri. L’obiettivo: avere un quadro conoscitivo ampio ed aggiornato sullo stato ambientale e acustico in porto. A promuovere l’iniziativa, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che pochi mesi fa ha attivato una convenzione con l’Arpat nell’ambito di un accordo con la Regione Toscana.

L’agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana effettuerà per un anno intero, trenta giorni per ogni stagione, una serie di misure in due punti del porto: area Terminal Darsena Toscana, nei pressi della Torre del Marzocco, e porto passeggeri, nelle adiacenze della calata Sgarallino. I laboratori usati saranno mobili e sosteranno 15 giorni in un punto e 15 nell’altro.

La campagna rilevamenti dell’Arpat, che nasce per rispondere alle prescrizioni del NURV, l’organismo tecnico di supporto alla Giunta regionale per le attività di valutazione, monitoraggio e verifica degli investimenti pubblici ed Autorità competente per la VAS (valutazione ambientale strategica) sul Piano Regolatore del Porto, fa il paio con un’altra iniziativa sviluppata quasi in contemporanea dall’Adsp.

È stato infatti da poco affidato all’ATI composta dall'Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e da ARIANET, l’incarico di realizzare un sistema modellistico a scala regionale sulle emissioni in porto. L’obiettivo è quello di produrre mappe dettagliate di concentrazione al suolo in modo da valutarne la distribuzione spaziale e individuare se necessario possibili soluzioni mitigatrici. L’ATI userà postazioni mobili e fisse in diversi punti dello scalo portuale per realizzare i propri rilievi. Una delle postazioni prescelte è il tetto di Palazzo Rosciano, quartier generale dell’ADSP.

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